Basta con i locali chiusi e delimitati da corridoi, la casa oggi ha subito radicali mutamenti in senso moderno attraverso l'utilizzo di spazi aperti e flessibili, zone versatili ed adattabili a seconda delle più varie circostanze. Ciò non può non influenzare anche l'arredamento in cui si predilige, molte volte, uno stile minimal fatto di pochi ma funzionali elementi: le pareti bianche spesso vengono quindi utilizzate per far risaltare grandi quadri di arte contemporanea focalizzandone l'attenzione.
Esempi di questo tipo si trovano nelle numerose riviste di arredamento che acquistiamo in edicola; sono frequenti le inquadrature di ambienti con schemi cromatici ben definiti e pareti dove sono appese tele dai toni contrastanti, collocate talvolta in modo asimmetrico rispetto alla disposizione dei mobili, per attirare a sé gli sguardi e ravvivare lo spazio circostante. Non più accessori decorativi isolati bensì particolari d'arredo che condizionano lo spazio circostante.
Questa innovazione è nota agli arredatori ed agli architetti da più di qualche decennio, ciò ha inoltre permesso di avvicinarci all'arte contemporanea riuscendo a suscitare in noi interesse e sgomento anche se il più delle volte ci rimane ignoto il significato intrinseco dell'opera. Se un giorno decidessimo anche noi di seguire questa tendenza acquistando un quadro astratto da appendere in salotto, come possiamo "regolarci" affinché l'oggetto eserciti la sua influenza nella nostra casa e personalizzi lo spazio dove viviamo? | Ogni ambiente domestico segue uno schema cromatico di base che può essere basato su due o tre colori, armonici o opposti, oppure monocromatico, attraverso sfumature di uno stesso colore; tendenza questa, attualmente prediletta da arredatori e designers, fatta di colori sfumati, a base di grigi, beige e tinte scure. In questo contesto abbiamo la possibilità di esprimere i nostri sentimenti più profondi; cosa di meglio può dare se non l'arte contemporanea?
Le opere pittoriche e materiche (realizzazioni eseguite grazie a materiali come il legno, il metallo, la plastica ecc..) possono infatti offrire, con le loro textures e colori, suggestivi contrasti ed inaspettate prospettive. Spesso esiste anche una sottile correlazione con le pareti: superfici ruvide e trattate a calce si accordano alla perfezione con tinte violente e vivaci; quelle bianche e rasate invece, si adattano meglio ad una tavolozza cromatica dai toni sfumati.
Così i lavori di Alessandra Rosa (nelle foto alcune sue opere), artista romana sensibile e raffinata, si inseriscono idealmente in questa tendenza: le sue tele "materiche", di grandi e medie dimensioni, sono realizzate con gesso, terra, carta e vernici; materiali sapientemente accostati in un gioco di contrasti tra lucido e opaco, liscio e ruvido, caldo e freddo, vuoti e pieni che generano un notevole impatto visivo ma nello stesso tempo equilibrano e dialogano con l'arredamento. | | |
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